(Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Si consiglia la lettura cliccando prima sul link musicale).
primo capitolo
10,30 p.m. in un luogo imprecisato della bassa padana
Non c’era molto tempo, andavo di fretta.
Guidavo sulla statale tra i corpi di nutrie spiaccicate sul ciglio della strada; dalla mia libreria Spotify erano sbucati gli Psichedelic Fours, Forever Now. Mai pezzo fu più indicato alla mia situazione di stallo ma verosimilmente prossima al cambiamento. Alessia mi stava aspettando e probabilmente ci saremmo mandarti a cagare per sempre.
Lei non aveva gradito la mia piantagione di marijuana, grondante di resina e oramai prossima al raccolto. Ma gli affari erano affari e non sarebbe stata una cagnetta perversa avvezza al bdsm a farmi uscire dal giro del commercio.
Quando entrai nel mio profumatissimo appartamento lei non c’era già più. Meglio così.
Non feci neppure in tempo a mettere le chiavi dalla macchina sul solito tavolino, oramai saturo di ogni schifezza possibile ed immaginabile, che bussarono alla porta.
Tony entro’ senza neppure attendere il mio:” avanti è aperto”. Tony non aveva una bella cera. Il suo colorito era verdastro; sembrava appena sceso da un’ astronave, restituito dagli alieni che si erano accorti di aver rapito l’uomo meno interessante di tutta la pianura padana.

Nel frattempo, a qualche chilometro di distanza, il signor Giovan Battista aveva appena benedetto sua moglie Maria con una mazza da baseball ed ora stava cercando di farne sparire il corpo senza lasciare in giro troppe tracce; roba complicata di questi tempi.
(continua)
Leggendo si respira il profumo 🙂
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