(Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Si consiglia la lettura cliccando prima sul link musicale)
terzo capitolo
4 a.m. in un luogo impalpabile della bassa padana
Stavo per tornarmene a letto quando qualcuno bussò vigorosamente alla porta.
Era una notte di merda, non avevo ancora chiuso occhio, e potevo aspettarmi di tutto.
Scavalcai Tony ed aprii solo un angolo della porta; venni subito spinto dentro da due bellimbusti che non promettevano nulla di buono. Dissero poche parole:” la tua coltivazione non è ben gradita….. Vedi di liberartene oppure alla prossima occasione non verremo qui a parlare”. Dopodiché uno dei due estrasse uno Zippo e diede fuoco alle tende della finestra; subito corsi in cucina a prendere acqua, mentre i due energumeni ridendo se ne andarono.

Nel frattempo, a circa un’ora di macchina dalla casa dalle tende incendiate, il signor Giovan Battista si era reso conto che la polizia scientifica avrebbe potuto facilmente constatare che la tragica fine di sua moglie non sarebbe potuta essere compatibile con un salto nel vuoto. Tornò quindi al cantiere, riprese il corpo, arrotolandolo nuovamente nel tappeto, e lo riportò a casa. Domani con calma avrebbe deciso il da farsi.
Quanta fatica e soprattutto quanta pazienza che neppure Giobbe, pensò il signor Giovan Battista mentre infilava la propria auto in garage.
(continua)