(Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Si consiglia la lettura cliccando prima sul link musicale)
quarto capitolo
11,40 a.m. in un luogo bigio della bassa padana
Quando mi svegliai aprii gli occhi e subito scattai fuori dal letto; immediatamente mi misi alla ricerca del telefono…. Il mio appartamento era una pattumiera. Dal piano di sopra mi arrivava una musichetta celestiale. Nel corridoio inciampai in Tony. Bestemmiai ed invocai gli alieni affinché se lo venissero a riprendere.
Telefonai a Bruno l’imbianchino; mi serviva un fucile a canne mozze per difendere la mia attività dalle minacce di quei due scagnozzi mandati da chissà quale famiglia.

Nel frattempo nel suo appartamento, a pochi chilometri dalla casa del nostro anonimo coltivatore di ganja, il signor Giovan Battista stava facendo colazione. Anche lui aveva avuto una notte movimentata, ma ora doveva sbrigarsi. Il corpo di sua moglie, ancora avvolto nel tappeto, stava cominciando a puzzare. Accese un incenso al patchouli dopodiché trascinò il cadavere giù in garage.
(continua)