(Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Si consiglia la lettura cliccando prima sul link musicale)
sesto capitolo
2,00 p.m. in un luogo poco trafficato della bassa padana
Il signor Giovan Battista aveva finalmente risolto il problema moglie. Ora rimaneva quell’altro problema: doveva sostituire il tappeto del salotto. Decise quindi di dirigersi verso Divani&Tappeti dove era in corso la solita vendita promozionale. Arrivato ad un incrocio, senza troppo badar, svoltò per andare a sinistra ma sarebbe stato meglio aver prima dato una seconda guardata. Tony l’alieno trippatissimo centrò in pieno l’utilitaria del sior Giovanni che ci restò sul colpo.
Tony, malconcio ma illeso, nonostante la strippa capì subito di essere nella merda fino al collo. Nessuna macchina, complice il coprifuoco covid19, aveva assistito al frontale. Caricò il corpo di GB sulla sua jeep e si diresse verso il fiume imboccando una strada di campagna. Arrivato nei pressi del ponte della ferrovia ci salì trascinandosi il morto e, dopo aver riempito di sassi le tasche del pensionato, recitò una preghiera che faceva più o meno così: “fa che non mi veda nessuno, fa che non mi veda nessuno”. Poi lo buttò nel fiume.
Nel frattempo alla porta della casa della ganja avevano bussato le cheerleader Clara e Nadia.

Dopo due cilum e un paio di birre a turno ci inginocchiammo ed anche noi recitammo qualche preghiera.
(continua)