Nella nebbia d’altre galassie

(E’ nella nebbia che comincia questa nuova storia. Nebbia che confonde i colori e nasconde gli amori).

Per il resto, io non abito più con la pazzia di mia madre ma vago nomade, come africano lontano dalla sua capanna.

Spaccio origano e mi sbando nei cortili e nei parchi, raccolta di lerciume, dribblando le pantere ed i borghesi.

Parlo forbito e me li giro tutti come voglio.

Poi la notte vado da lei.

” Eccomi mia delizia”. Splendida spogliarellista orientale che aspetta la sera per la sua dose d’anima e di droga.

Ce ne andiamo in macchina al Pub Love, il nido, il rifugio, le nostre storie.

” Sigaretta ?”

” Cosa stai leggendo ?”

” I vagabondi del Dharma…….E tu ?”

“La foresta nella notte ”.

Passiamo tutto il tempo a raccontarci.

Albeggia.

Sole bastardo che sorgi anche tra i drogati per riscaldarli un po’.

“Busseremo alle porte del paradiso”.

Grazie per queste giornate e adesso……..

“Ciao amore, io torno all’inferno”.

Stanotte ti ho voluta vicina nel momento del rito sbellicante, solleticante. Abbiamo fatto la lotta, nudi nell’abitacolo, con la tua musica giamaicana e ci siamo tolti il cervello e l’occhio si è acceso di mille riflessi.

Infine, il coma.

Forse domani……….

Speriamo……….

Ancora……….

Perché adesso, in questa stanza scavata nel tetto, manchi.

Mentre ti sogno, dall’oblò sopra di me, solo gli astri mi posseggono nella nebbia d’altre galassie.

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2 pensieri riguardo “Nella nebbia d’altre galassie

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