Le maschere
Quanta gente che mi sta vicina
ma non ne conosco che i volti.
Si consolano fingendo
perchè qui
nessuno è vero.
Stanno dietro maschere
del tempo
dell’ attesa
del passaggio.
Quanta fatica spesa
per non apparire se stessi,
quando l’unico senso
di questa commedia
sarebbe lo spogliarsi.
Solo togliendo il trucco
potrai dire di aver vissuto.
Tutti poeti
le parole di
tutti,
quelle lette e sofferte
quelle che cantano
il mondo,
non saranno mai
abbastanza.
siamo così persi,
siamo così tanti,
siamo così tristi,
siamo così infinitamente esauriti
da
credere
d’avere verità
da regalare.
poveri cristi, attaccati alla bottiglia.
crediamo e speriamo che
la nostra lurida malinconia
possa essere da conforto
a quelli come noi.
aria fritta, siamo semplice batter di tasti,
inutile esercizio,
pericolosa vista sul precipizio.
Gnam, gnam
Silvia lavora
All’ ipermerda
S’alza alle 5 am
Per riempirvi gli scaffali
Mentre i suoi figli
Sono pieni d’@more
E vorrebbero
Alzarsi e fare colazione
Con la loro madre
Per raccontare un po ‘ di loro
Ma voi
Volete gli scaffali
Pieni
Di sterco
E vi piace
Mangiarlo
Ummm,
Gnam, gnam…..
Silvia sogna
Mari del sud
Mentre voi sognate
Il 3×2.
Poi le stelle
Illuminarono la via……
Venne
Il giorno
In cui
Lo scaffale
Rimase
Vuoto
Il vostro tedio
Terminò
Il suo ciclo.
Silvia partí per il mare con i suoi figli, mentre voi vagavate come zombie tra le corsie vuote divorandovi a vicenda.
I vostri avanzi furono poi inscatolati e dati in pasto al gatto.
Miaoooo,
Gnam, gnam.
“C’è un gran rumore di cicale”
Siamo alla fine,
con le briciole
sul foglio
ed il bicchiere
mezzo vuoto.
Mi piace
essere
traballante.
E’ il momento in cui
sono completamente
esposto,
vulnerabile…………
“C’è un gran rumore di cicale…..”
“E ascoltiamole sto’ cazzo di cicale !”
Con i brufoli sulla schiena,
respiro il profumo
che esce dalla finestra del rasta
ed ora so
da che parte stare.
Raccolto e differente
Ho il più grasso bidone del vetro di
tutto il condominio…….
Quando scendo
alle 2 p.m
per svuotare la mia vita
facendo rimbalzare lattine e bottiglie
rimbalza anche la vecchia del primo
piano.
Lei mi manda affanculo !
Vieni giù, vecchia di
merda
che ti faccio una trasfusione.
Venite giù tutti
che vi faccio vedere
come si barcolla senza cadere
con in mano il bidone della verità
che pesa
quanto la vostra inutilità.
Venite giù
che vi faccio ammirare
il mio stile
mentre scendo dallo scivolo
in infradito
raccolto e differente
come funambolo del whisky.
#
Adesso
lo so’,
(m’ero scordato
il particolare)
ho nascosto
a me stesso
la verità
(anche se rimango fiducioso)
“destami !”
(credo comunque che
da qualche parte sbucherò)
Non ci sarà
altro luna park
(devo avere ancora
da qualche parte
un altro gettone)
“Cristo, ma questa è la fine !”
(e qui non finisce
un bel cazzo…)
Dicevamo ?
L’urlo
Urleremo
nel culo dei potenti
ed ai loro burattini
taglieremo
i fili
con un colpo di machete.
Ai miei tempi erano tutti chitarristi
A suonare la chitarra
mi fan male le dita;
è meglio suonare
la fica.
Mi faccio la barba
Brividi
se penso a quanto
ho alle spalle, ma
non ho paura
quando mi sveglio.
Ho annullato il futuro
e mi son detto
“Puoi andare libero “.
Scardinati i ceppi
ogni mattina
mi faccio la barba,
scivola tutto via,
sciacquo
e……….
L’immenso
Cos’è la vita se non cantare la propria canzone
declamare la tua poesia
recitare sul palco le tue emozioni.
Cos’è la vita ?
Un’ amica che beve con te il momento
il tuo tormento
ogni secondo……….
L’immenso.
Sono amici
Ti lasciano solo
perchè sono i tuoi amici
“Sunday morning”
e ti fai le seghe…………
Welvet underground
Janis Joplin
Jimi Hendrix
Applausi
Ma poi muori !!!
Frega niente a nessuno
Piangi pure
resta pure nella tristezza…….
Il mondo va avanti
e tu sei
la cenere
nell’urna.
Eroina
E dopo il whisky venne lei.
Perchè il whisky mi rendeva cattivo ed autentico.
Perchè avevo dato a tutti la mia bellezza
e non era servito a niente.
Meglio svanire,
nell’inganno.
La caduta fu morbida.
Non c’ero più.
Era domenica e, mentre le famiglie andavano a messa,
io stavo in un’altra religione.
Sincero e debole
ma più vicino a Dio.
Via tutti
Scrivo in cucina
tovaglia appiccicosa.
Uscito,
come al solito,
dalla mia pelle.
Solo,
resto nell’unica verità
che conosco.
Via tutti,
andate via……..
Ascolto
la pace del mio respiro
mentre i morti
sono usciti
dalla mia casa.
Ora
sto
bene
e fumo.
L’obbligo di recitare
Avete presente quando vi sentite in trappola ?
Quando siete dentro ad un gioco e non è il vostro gioco ?
Quando comunque si deve giocare ?
Qui si tratta di teatro; ed essendo una vita che recito, potrei tranquillamente continuare a restare nella parte, dando il meglio anche nell’ennesima replica del solito spettacolo.
L’alternativa sarebbe andare via, via da qui, da questo posto, da questo “matrix” che mi sono creato tutto intorno.
Sottili legami, indistruttibili come fili di seta, appiccicosi come tela di ragno, mi tengono, mi avvolgono e non mi lasciano essere quello che dovrei.
Servirebbe il colpo di scena.
Servirebbe una fucilata in faccia durante una battuta di caccia.
Uccidere il personaggio secondario, per far emergere il vero protagonista della mia storia.
Cari amici, a questo punto, non è più questione d’amore o d’odio.
Arrivati al sipario, ci si inchina e si ringrazia per l’attenzione.
Io non toglierò mai la mia maschera.
Davanti alla pazzia del mondo, la mia schizofrenia sarà l’unica cosa che potrà salvarmi il culo.
1000 io
Passano i giorni
ed io mi arrangio
Vorrei avere certezze
ma ogni notte cambio
Un mattino sono forte
quello dopo tremo
Mi sento più furbo
e mi sento più scemo
Mi manca un dio
ma sono cristiano e buddista
Sono un po’ radicale
anarchico e comunista
Ho dentro mille facce
e tanta paura di morire
Però sto godendo
e non lo voglio capire.
Risposte
Non cercare risposte
perchè non ci sono adesso.
Mi avventuro nelle pieghe del mondo,
seguo ogni storia,
faccio mia ogni parola.
In ogni stagione
troverò
le risposte.
La resa
L’andare confuso
nel viaggio
del mio essere ridicolo
credendo di stupirvi.
Cosa importa
se non il sognare ?
Lo spettacolo del mio pianto,
la solitudine di quando ti arrendi
per trovar pace.
Morbida bottiglia nera
Non accetto più
la parte peggiore di me
quando prende il comando
il demone,
quando mi dispero
e uccido,
quando la morbida bottiglia
vuol fare l’amore
con me.
Sgorga
dal cuore nero
prevale
e cancella.
Devo fermarmi qui.
Odio fermarmi qui.
Tramonto
Lasciatemi stare
perchè ho finito la pazienza,
ho finito la bontà.
Vi ho ascoltato per educazione, fino ad ora.
Mi godrò la mia musica
con addosso fumi densi.
Mi nascondo
e non mi farò trovare da nessuno
mentre guardo,
solo,
il mio tramonto.
Bauhaus
La felicità
è solitudine
è parlare col gatto
è Jack Daniels on the rocks
è non rispondere al citofono
è Nerves dei Bauhaus
è “quel senso di serenità che si frantuma
nel luccichio del vetro scheggiato”.
Dark
Vago tra le stelle
col pieno da pub
e mi disintegro
e poi mi meraviglio per la mia implosione……
Mi pento
se ogni notte torno nell’incubo
Sono naufrago
senza dimensione
Resisto
ma la mia parte dark
ha già vinto su tutto.
Splendido spettacolo
Ora mi dichiaro libero
Faccio finta da un po’……..
Non mi date più neppure
fastidio.
I vostri croccantini
valgono quanto il
bidone dell’umido.
E’ finita !
Crolleranno le borse
la grandine vi righerà
le Porsche.
Il nostro amore
non ha bisogno che di poesia
ed il vino
ci verrà offerto
per il nostro
splendido spettacolo esistenziale.
Terminal
Chiusi
prigionieri
guardando i voli degli altri.
Fermi un giro
tra volti sconosciuti
di gente che non vedrai mai più.
Siamo così soli
mentre percorriamo
il lungo corridoio
tra i numeri delle stanze
e nessuna voglia
di tornare a casa.
I venerdì mi libero di voi
merdose palle al piede.
Esco dalle vostre agende,
dal vostro cesso.
Dedico tre giorni
ai piani di fuga (e di figa),
vado giù.
Vuoi vedere la mia anima ?
Devi scendere……..
Per risalire
ho preso tutto il coraggio,
esco dal sogno
e muoio.
Oplà
” ….Come posso scappare con te
Se non sai quando ti scade la patente ?”
“Non serve la patente
per scappare….”
” Quando resteremo a piedi
scapperemo ancora “.
“Quando sei nella gioia
a tutto c’è soluzione
tutto ha immense vie di fuga”.
” Dammi la mano
e al tre saltiamo”
Oplà
Sei ancora qui
Quando bevi più di me
Ti muovi come un bidet.
Cammini o forse…. Vabbè.
Le donne che bevono
Come un uomo
Hanno coraggio
E non sanno
Di non avere il cazzo.
Arrivi a casa
Per fare due litri di pipì
T’imbrandi
E quando poi ti svegli
Dici:
” Sei ancora qui ?”
Non ho più sogni
Questo sono io che vago
scalando montagne di stracci
mentre esco dai vostri paesi
soffocati e dormienti
come relitti inabissati.
Ritorno ogni volta che s’alza il sole.
Posso piangere un po’ ?
Qualcuno mi porti via
perchè qui non ho più sogni.
Erba spinella*
Mentre si fuma
si guarda la luna
circondati d’incenso
mi sento un po’ perso
e tu m’appari più bella
“che ci hai messo…
l’erba spinella !?”
Il tuo sguardo svanito
il mio intorpidito
mentre voglio il tuo fiore
in questo torpore
Sul sedile di pelle
la brasca ribelle
faceva scintille
e lasciava crateri
i nostri misteri
(rit) Urlavi e scopavi
ma non la passavi
e sembravi più bella
con l’erba spinella
Finito l’amplesso
passato l’effetto
ti sei rivestita
e piano mi hai detto:
“t’amerò sempre
son la tua puttanella
ma portami ancora
l’erba spinella”.
* testo musicale 1996
Silenzio
Le solite domande……….
Ma non ho le risposte………..
Qual’è il mio compito ?
” Che viva eterno l’amore.”
Quante esperienze passa una vita ?
La saggezza e la speranza del vecchio
grigio e rugoso……….
” Tu hai solo sedici anni………
Tu hai solo diciotto anni…..”
Vivere nel corpo dei figli……..
Silenzio e veglie…….
In tutto questo spazio……..
Com’è difficile
stare in silenzio mentre
Luca non torna a casa.
Il maiale
Combattere il maiale
non è roba normale.
Io penso a me stesso,
ma interrogo l’autorità.
Mi dica presidente….
come posso fare ad eliminare
quel maiale ?
Quale ?
Quello li !
Questo qui ?
Quello che grugnisce tutto il giorno…….
Andrebbero fatti dei salami
che poi andrebbero appesi
al fresco……
Combattere un maiale
dovrebbe essere normale.
A voi piace il salame,
Dovrebbe essere normale…….
Erbe aromatiche
Annoiarsi
come bastardi
per trent’anni e più,
per scoprire
che rimangono altri anni
di noia
e di chianti……..
Coltivare nella mente
erbe aromatiche
e fissarsi
con culture e colture
e giammai abbandonarle
(rischiando, tra l’altro, la galera).
E’ deserto.
E’ sapere che esiste una fine (o un fine ?).
Freddamente aspettare,
che ti arrestino un figlio,
senza reagire,
nel tedio,
ghandiani,
perchè nella rivoluzione
va sempre tutto bene.
Il controllore
Ho avuto
da questa
vita
salite e discese
come sulla linea 12.
“Favorisca il biglietto…..”
“Non ce l’ho….”
“Ok, però non è straniero e chiuderò un occhio.”
Chiudi.
Chiusi.
Chiuderò, il mio cuore
al controllore,
moralizzatore
di sta minkia.
Messaggio in codice ai rivoltosi (da imparare a memoria e distruggere)
Non ci sto più col cervello.
Morello !
E’ quello ?
Affronta la sfida
più stronza del mondo.
“Chi lo sa,
se cadrem nel sprofondo ?”
Carezze
Luna
da quattro versi,
accarezzi le guance
a uomini persi.
Immagino
Questa notte la luna cala
dietro colline lontane.
La immagino
eclissarsi
lasciando il mare scuro.
Io non sono più con te su quella spiaggia
ma so tutto a memoria.
Mancanza
Mi lascio inghiottire,
molle
dondolo e mi assopisco
nell’infinito saettare
dei miei pensieri.
Arrivo al mare.
Dove finisce il vero
si comincia a sognare.
Sono nato in provincia in uno dei tanti paeselli che finiscono in -engo.
Sono nato a Maggio, il mese delle rose, nel lontano 1977.
Nascevo io e nasceva il punk.
Solo coincidenze ?
Ho studiato al Liceo “Racchetti” per amore dello scrivere ma poi mi son trovato a Giurisprudenza.
L’amore è rimasto immutato.
“Vivo da poeta, tu da Lapo Elkann” (cit.)
Joseph Purple