
Noi siamo quelli di Sussukandom reloaded ed abbiamo aderito da tempo al manifesto del movimento “Fancazionista” contraddistinto da:
(1) la viltà e il poco amor proprio degli aderenti.
(2) il lento suicidio alcolico e narcotico atto ad evitare la pensione e quindi morire allegri, prima della quota 100 promessa dal nuovo governo.
(3) l’indifferenza nei confronti delle masse. Dove va la massa ? Di là !
Allora noi andremo di qua !
(4) l’autoproclamazione dello status di artisti.
(5) la battaglia nei confronti di chi non vuol pagare gli artisti (soprattutto i chitarristi) che si esibiscono nei locali. L’arte va pagata, a costo di okkuparti il bar con 50 punkabbestia miei amici (il che stride un poco con il punto 1, ma poi, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, ci ritireremo pavidi).
(in copertina il divano della nostra redazione, vero ed unico simbolo dell’anarchia)

“Hunter credo esista solo nelle leggende. Non l’ho mai visto di persona. I racconti o le vignette che realizzo….(continua a leggere)
Hunter Viniskia, Calvo Pepàsh, D Controversy, Joseph Purple. Diritti riservati per quanto concerne i contenuti creati e inseriti dagli autori nel presente sito. La riproduzione – nel web – è consentita, senza aggiunte né modifiche, a patto di citare sempre la fonte, con nome, cognome e link. L’uso a fini commerciali non è permesso senza previa autorizzazione.


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Donaci una cassa di prosecco o di bourbon (lo scotch ci fa cagare).
Anche una sola bottiglia può andar bene, meglio se di Wild Turkey !
Contattaci per organizzare la tua consegna. Avrai in omaggio la t-shirt del blog.
(La t-shirt non l’abbiamo ancora creata però ci stiamo lavorando; stiamo facendo i turni di notte, tutto il nostro impegno è rivolto a te caro benefattore).
Abbi fede !
Nato a New York negli anni Settanta, il rap è il genere musicale più popolare dell’epoca contemporanea. La sua influenza si avverte ovunque e ben oltre la classifica dei singoli più venduti: nella cultura pop e negli stili di vita urban, nella moda e nel linguaggio, nella politica e nell’arte.
Rap. Una storia, due Americhe
di CESARE ALLEMANNI
edizioni Minimun fax

È nato il 31 marzo 1946 quindi, a tutti gli effetti, figlio legittimo della monarchia. La madre fece il possibile per partorirlo marzolino, ché se fosse nato il 1° aprile, l’innocente sarebbe stato canzonato per il resto dei suoi giorni……(leggi il resto)

Fondatore ed unico dittatore del progetto Controversy Records. Nel 2007 viene rapito da una gang di Serbi che lo volevano vendere a pezzi nel mercato…..(leggi tutto)

Sono nato a Crema nel 1969 e già all’età di sei anni, ai giardinetti di via Monte di Pietà…...(leggi tutto)

Sono nato in provincia in uno dei tanti paeselli che finiscono in -engo.
Sono nato a Maggio, il mese delle rose, nel lontano 1977.
Nascevo io e nasceva il punk.
(leggi tutto)

Musicista, critico, performer, scrive su SussuKandom solo quando gli pare….(leggi tutto)
Da bambina, non ancora scolarizzata, mia nonna materna, sentendomi urlare a squarciagola le canzonette che ascoltavo alla radio, mi diceva: Non gridare così, ti si rovina l’ugola. Forse sottintendendo che ero talmente stonata da farle accapponare la pelle. Lei, buona però, questo non me lo disse mai.
Ma in seconda elementare, classe ripetuta per motivi di salute, fui definita, senza eufemismi, terribilmente stonata: il maestro voleva organizzare un coro e, una mattina, mettendoci tutti in piedi, avviò una delle tante canzoncine che a scuola s’impara. Egli passava accanto a ciascuna di noi, ponendo attento il suo orecchio, per determinare il nostro registro vocale e la posizione da attribuirci nel coro. Quando toccò il mio turno, inorridito, col viso stravolto, poggiò le sue mani sulle mie spalle, sbattendomi forzatamente a sedere: Tu sei proprio una lacerazione di orecchi, mi disse. E fui l’unica di tutta la classe a palesare la mia selezione. Non selezionata, non seppi più nulla del progetto corale del maestro: probabilmente funzionava in orario non scolastico e quindi non ne ero coinvolta.
Bé, giovanissima com’ero, metabolizzai benne l’accaduto e ripresi a canticchiare per conto mio, non più a squarciagola, però.
Ai miei vent’anni circa, accadde che la piccola parrocchia di Sant’Antonio e la sua Chiesa, di antichissime origini medioevali, per l’eccessiva esiguità dei suoi fedeli, una manciata di sole vecchiette, era nel novero di quelle da chiudere nell’ambito diocesano, per meri motivi esclusivamente economici. Bene, allora in paese si formò spontaneo un movimento a sostegno della parrocchia e, quando si pensò che era prossima la visita ispettiva di accertamento, le messe della chiesa si riempirono dei sostenitori, ed erano eseguite tutte cantate e in pompa magna. In una di queste fui coinvolta io e presi posto in uno degli scanni del coro attorno all’altare. Occupavo il secondo posto a sinistra dell’altare, che il primo era del sacrestano che si alternava col servizio all’altare. Questi sedeva allo scanno quando era libero dal servizio. E fu, nel culmine della messa cantata in latino, che il poveretto, cieco totale dalla nascita, annaspando mani e braccia convulsamente in aria, urlò straziato contro le mie stonature, che, disse, erano terribili: così ebbe pubblica ufficialità la mia voce stonata.
Ma non tutti gli stonati vocali sono stonati nell’ascolto, io sono tra quelle che lo sono: così che questo mondo mi è sempre estraneo, che non è soltanto quello con gli strumenti e il canto, ma coinvolge tutta l’arte nei suoi diversissimi aspetti, tutti espressioni d’armonia, e come tali, musicali.
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Bello lungo come commento 😄 Grazie di essere passata 🖐️
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